The Art World is Bastard
4 agosto – 29 settembre 2019
Una serie di collage-disegni in dialogo con un gruppo di sculture modulari.
I lavori di Sofia ruotano attorno alla poetica del frammento, all’idea di fragilità, imperfezione, precarietà. Opere che insistono sulla costruzione e decostruzione, sulla velocità del cambiamento cui siamo soggetti e sulla continua mutazione dei corpi, dei segni, dei sistemi complessi.
Una ricerca solo apparentemente spensierata. Ma lasciamo parlare Sofia del suo fare arte.
«Viviamo in una postmodernità frammentata i cui pezzi si sommano e si rigenerano. Superati i cliché di un mondo dell’arte vecchio cent’anni, le mie opere esaltano l’imperfezione, sono modulari e frammentate.
Rifletto sulla fragilità con cui si sopravvive a situazioni difficili, di perdita, di discriminazione e non accettazione e su come questa sofferenza possa trasformarsi in spinta propulsiva e insofferenza verso le buone maniere.
L’arte rivela, crea identità di passaggio, ironizza sui difetti e non li annulla; al contrario il politically correct per me non è altro che un ingigantire le diversità cercando di negarle, un discriminare silenzioso. I miei lavori creano un mondo fatto a pezzi, distrutto e ricostruito, nato in provincia e finito nella grande città.
Non leggo le riviste di arte contemporanea ma le strappo e ironicamente stravolgo la loro funzione originaria ricomponendone i frammenti in figure che acquisiscono nuovo significato.»
Sofia Ricciardi
Sofia Ricciardi (1985, Pescara) laureata in filosofia presso l’Università La Sapienza, nel 2016 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha partecipato a numerose mostre collettive come Now and Forward curata da Tiziana Musi e Shara Wasserman presso la Gallery of art Temple University, Roma; Art<35 curata da Helena Maragall presso la Sala Parés, Barcellona; Ieri oggi domani, curata dall’Accademia di Belle Arti di Roma e Francesca Lilli presso le scuderie Aldobrandini, Frascati; 10 Edizione Viaggiatori sulla Flaminia, curata da Adelaide Cioni e Fabio Giorgi Alberti presso lo Spazio FRANCA, Cannara; Manufatto in situ 10, curata da Emanuele De Donno e Via Industriae presso il CIAC centro italiano arte contemporanea, Foligno; Quattro artisti al castello, curata da Cecilia Casorati presso il Castello di Santa Severa, Roma; L’étranger, curata dal team étranger presso l’ex studio medico di via Raffaello, Pescara; Codice Italia Academy, curata da Vincenzo Trione presso il Palazzo Grimani, Venezia; 3+2, curata da Donatella Landi presso Interno 14, Roma; Uscita d’emergenza, curata dal team Whart e Cecilia Casorati presso il Macro Testaccio, Roma; Pattern of Void, Leporello, Roma.