Roar
22 luglio – 2 settembre 2018
Allo Spazio Ulisse di Chiusi “Roar” la mostra personale di Adelaide Cioni. Lo galleria è invasa da due enormi animali, rappresentati con un disegno essenziale, tra l’infantile e l’arcaico. Tele in cui l’artista ha cucito della stoffa evocando immagini primordiali simili a pitture rupestri.
Le tele-lenzuoli formano una barriera o un muro a custodia del quale vi sono due bestie, forse leoni, come quelli raffigurati sulle porte di Ḫattuša o Micene. La leggerezza dei materiali usati, tuttavia, ci avverte che queste mura possono essere facilmente attraversate.
Ma perché gli animali? È Adelaide Cioni a chiarircelo: «per me disegnare animali è un modo per ricollegarmi a una corrente dell’arte che tira una linea dritta da Lascaux a Mario Merz, passando per le porte di Babilonia e i mosaici di Piazza Armerina».
La mostra quindi è anche una indagine sulle relazioni tra uomo e animale e su come queste aprano nuovi territori in cui proiettare le nostre fantasie, invitandoci a superare confini e steccati.
Adelaide Cioni
Adelaide Cioni (Bologna, 1976) ha studiato disegno a UCLA, Los Angeles, e si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma (2015). Laureata in storia contemporanea, per dieci anni ha tradotto letteratura americana (John Cheever, David Foster Wallace, Richard Ford). Nel 2012 ha deciso di smettere di tradurre narrativa e di dedicarsi alla pratica artistica. Nel 2014 è stata residente alla Citè internationale des arts di Parigi e ha vinto il Premio Celeste. Nel 2015 è stata residente a Villa Sträuli, Winterthur. Nel 2016 si è trasferita in Umbria. Ha esposto in spazi indipendenti e in luoghi istituzionali, in Italia e all’estero. Lavora principalmente con il disegno e la scultura.